Alcune idee lo vedi subito che sono geniali, sin dal concept:
I protagonisti di Kubrick vogliono realizzare un porno in casa per evitare i pignoramenti di Equitalia e per portare a termine il loro grande sogno:
un Lungometraggio-d’Autore.
Non una serie porno, una serie SUL PORNO. l’attività che i tre protagonisti praticano nel garage di casa.
Ce la faranno?
Ce la faremo a distribuirla?
(liberamente tratto dalla pagina Facebook di Kubrick – una storia porno)
Ora,
che io ricordi non esiste una serie sul porno,
esistono numerosi film-per-il-grande-pubblico più o meno riusciti certo (e l’elenco è lungo, lo so) ma una serie no.
Sicuramente non esiste una serie sul porno scritta e realizzata da italiani.
Insomma,
non resta che aspettare settembre per la puntata pilota e verificare che le premesse siano mantenute.
Se interessa:
sulla Pagina Facebook e youtube sono presenti aggiornamenti, video e curiosità.
Per quanto mi riguarda nell’attesa andrò a rileggermi il saggio di David Foster Wallace “Il figlio grosso e rosso”, un cinico e spassoso resoconto degli Oscar del porno del 1998:
...è difficile descrivere come ci si sente a posare lo sguardo su gente che hai visto recitare in un porno hard-core. Stringere la mano a un uomo di cui conosci l’esatta dimensione, angolatura e vascolarizzazione erettile. Quella strana sensazione ti-ho-già-visto-da-qualche-parte che si prova vedendo dal vivo qualsiasi celebrità, in questo caso è sia intensificata che distorta. (Considera l’aragosta, pag. 17)