Per una serie di motivi che non sto qui a dire e per il fatto che – ne sono convinto come con i libri – sono sempre i dischi a scegliere te e mai il contrario, mi sono ritrovato a comprare un altro disco del Rocky Horror (un altro).
Il doppio LP in questione, che – date retta – è meglio ascoltare da soli o con partner altamente motivati e già ultrafan del RHPS racchiude tutta la “liturgia”, battuta dopo battuta, della visione collettiva del film.
E quando scrivo “tutta” intendo proprio che è presente un libretto con le battute e le azioni che il pubblico recita insieme agli attori durante la proiezione del film.
Il disco (inglese, dell’83) è rivolto a quelli che vengono definiti con affetto “virgins and novices” tra i quali trovate ovviamente anche il sottoscritto.
C’è la lista di oggetti consentiti: hot dog, giornali, pistole ad acqua e, ovviamente confetti a volontà (cliccare per ingrandire):
Nonché una ferrea “etichetta” da seguire durante la proiezione (idem):
Se terribilmente incuriositi dall’Audience Par-tic-i-pation (e che audience…) potete dare un’occhiata al corposo speciale presente su Badmovies.com contenente anche la versione integrale dello script.
Il mio amico Walter sarà contento di sapere che in questo disco è presente la versione del Time Warp originale del film, proprio quella con il passetto di tip tap di Columbia.
Tempo fa sono stata a una proiezione del Rocky Horror interattiva: all’ingresso ti danno un kit e tu devi partecipare alla proiezione in tanti simpatici modi, tipo ballare il Time Warp nel corridoio del cinema in contemporanea con gli attori e coprirti la testa con il giornale durante il temporale, mentre le maschere ti spruzzano l’acqua addosso. Meraviglioso. Die’, saresti andato in brodo di giuggiole…