Roberto (Natalini) ha scritto un interessante articolo su Dueallamenouno di cui adesso ne copio/incollo un pezzetto.
Parla di infezioni, quorum e di un modello matematico realizzato da lui che spiega le dinamiche elettorali dei prossimi referendum.
Il post di Roberto inizia così
Alla fine di questo post vi spiego una strategia matematica per raggiungere il quorum ai referendum…
e finisce così
Come per le epidemie, cambiare uno dei parametri del problema può essere decisivo e in questo caso è ancora la “contagiosità”, ossia la capacità di un votante di portare altre persone al seggio, che fa la differenza.
Nei referendum precedenti, in cui il quorum non è stato raggiunto, si sono verificate proprio le condizioni opposte: scarsa mobilitazione di coloro che erano già convinti e, forse, il fatto che alla maggioranza delle persone non interessava tanto in partenza il risultato. In questi referendum la situazione sembra invece abbastanza diversa.
E il modello matematico (e il buon senso) ci suggerisce allora che, se ognuno di coloro che va votare si impegnasse a informare e convincere nei prossimi giorni, almeno quattro di coloro che ancora sono indecisi, e non solo in modo virtuale, ma proprio con il contatto diretto, si potrebbe decidere in modo positivo (per i votanti), l’esito finale di questa partita.
Insomma, la parola d’ordine è: andate e infettateli tutti!
A supporto del suo invito trovate
- La spiegazione della teoria SIR di Kermack e McKendrick (SIR: Suscettibili, Infetti e Rimossi)
- E la conseguente applicazione della suddetta teoria in quella che una volta si chiamava sociologia dei gruppi (“il pettegolezzo come virus contagioso”, ma chi proviene, come me, da un piccolo paese non ha certo bisogno di ricorrere alla sociologia per verificarne l’efficacia)
- E, non ultimo, il paper con la dimostrazione matematica di quanto sostenuto. Il paper si chiama Un semplice modello matematico delle dinamiche elettorali dei prossimi referendum e, anche se per me non è semplice affatto, si può comunque leggere, scaricare e inviare da qui.
In conclusione, non resta che “infettare”.
Come?
Semplice, inviando mail, linkando su Facebook e twittando il post di Roberto Natalini a più contatti possibile. Meglio se ancora “indecisi”.
Questo il virus letale:
