È vero che esiste sempre almeno un numero primo fra qualsiasi numero dato e il suo doppio?
Da pochi giorni è uscito in Italia il romanzo cult di Don DeLillo La stella di Ratner.
Maddmaths! e la Libreria asSaggi di Roma hanno organizzato un incontro per presentarlo e, con la scusa, fare due chiacchiere su letteratura e matematica con:
- il noto matematico Roberto Natalini (autore, tra le altre cose, proprio di Maddmaths e del blog Dueallamenouno)
- la scrittrice, redattrice nonché ricercatrice Chiara Valerio,
- il tizio che scrive da queste parti.
Se vi va di partecipare, il tutto si svolgerà venerdì prossimo – 20 maggio – dalle 18 in poi (suppergiù fino a quando non arriva l’ora dell’aperitivo) in via degli Etruschi 4 a San Lorenzo, poco distante dalla Stazione Termini.
Quelli di voi che seguono questo bloggetto già lo sanno che, potendo approfittare della presenza del Prof. Natalini, una domanda su David Foster Wallace e su Infinite Jest verrà fuori di sicuro.
Questa la paginetta dell’evento:
E questo l’invito:
asSaggi, la libreria dei libri introvabili e Maddmaths!, il sito di divulgazione della matematica applicata presentano:
IN VIAGGIO VERSO LA STELLA DI RATNER
UN’AVVENTURA TRA LETTERATURA E MATEMATICA
Presentazione del libro di Don DeLillo “La stella di Ratner”
con Chiara Valerio, Diego Altobelli e Roberto Natalini
Venerdì 20 maggio ore 18
presso la Libreria asSaggi
Via degli Etruschi 4, RomaVincitore del primo Nobel per la matematica, Billy Twillig, detto “Mamma”, è il ragazzino del Bronx che dovrà decifrare il messaggio alieno proveniente dalla Stella di Ratner. Strani incontri e teorie insolite, suggestioni binarie e alfanumeriche, computer grandi quanto una stanza, conferenze su masse invisibili, aborigeni volanti, una struttura piena di straordinarie simmetrie e un linguaggio che cerca di andare al di là di tutti i linguaggi per poi tornare al punto di partenza.
Finalmente tradotto in Italia il romanzo del 1976 di Don DeLillo, l’autore di capolavori come Rumore Bianco, Underworld e Libra.
Perché ci sono voluti 37 anni per tradurre una storia che l’autore stesso ha sempre considerato tra le sue più riuscite? Quanto è grande uno Zorg? È vero che esiste sempre almeno un numero primo fra qualsiasi numero dato e il suo doppio? Siamo sicuri che l’aborigeno volasse veramente?
Risponderanno a tutte queste domande Chiara Valerio (scrittrice di formazione matematica) e Roberto Natalini (matematico), moderati, condotti, circondati da Diego Altobelli (l’intruso).
info@libreriaassaggi.it | 06 88659458 | Libreria asSaggi
Mi sono imbattuta in questa recensione, su Finzioni. Te la giro.
http://www.finzionimagazine.it/libri/recensioni/point-omega-di-don-delillo/?utm_source=feedburner&utm_medium=email&utm_campaign=Feed%3A+Finzioni+%28Finzioni%29
No vabbé ma allora voglio il tuo autografo!
guarda che non ti crede nessuno… 🙂
Volete vedere la foto di Billy Twillig da giovane? Eccola:
http://yegs.org/wp-content/uploads/2010/07/Fefferman-Charles-young-man.jpg
Pare che DeLillo si sia ispirato al famoso matematico Charles Fefferman, che entrò al college a 12 anni e scrisse il suo primo lavoro matematico a 15 (in tedesco!). Nel 1978, dopo l’apparizione del libro di DeLillo, Fefferman vinse la medaglia Fields (ok, non il Nobel…).
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