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LA MORTE DI PARIS GELLER (NO, TRANQUILLI, SI PARLA DI UN EPISODIO DI GREY’S ANATOMY)

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Recentemente ho visto con Raffa una puntata di Grey’s Anatomy. La 23esima della quinta serie. Here’s to Future Days.

Scegliamo un serial da vedere e passiamo un sacco di tempo a parlarne. Motivo per cui poi andiamo a rilento con le puntate.

Ovviamente nessun serial visto finora è riuscito a eguagliare le Gilmore Gilrs. E proprio di questo volevo parlavi.

Grey’s Anatomy (che non ha bisogno di alcuna presentazione) è una fiction di genere ospedaliero-melò con tinte paranormali nella quinta serie che tanto ricordano i fantasmi che si aggiravano per gli ospedali danesi di Lars Von Trier.

La tesi che si intende sostenere qui è che esistono chiarissime connessioni narrative tra le Gilmore Girls e Grey’s Anatomy che vanno al di là dei semplici cameo e che, potrebbero derivare:

  • o da reali collegamenti di tipo professionale (stessi sceneggiatori, attori imparentati e simili)
  • o, molto più semplicemente, dal fatto che Shonda Rhimes (creatrice di Grey) sia, a sua volta, una grande fan delle Gilmore di Ami Sherman-Palladino.

Esempi a supporto della tesi

  • Richard Gilmore (il nonno di Rory nonché padre di Lorelai) interpreta per 3-4 puntate un attempato specializzando con la barba lunga affidato a Karev nell’ospedale di Grey’s Anatomy (quarta serie).
  • La ragazzina coreana che si trasferisce a casa di Lane dopo che lei (Lane) va a vivere con Zac e Bryan nelle Gilmore è in Pronto Soccorso in uno degli episodi della quinta serie di Grey.
  • Poi in realtà ci sarebbe la “questione del doppiaggio” ma non vale perché casuale e non voluta dalle autrici. Comunque, se può interessare: Lorelai (Gilmore) e Meredith (Grey) hanno la voce di Giuppy Izzo, come Luke (Gilmore) e Derek (Grey) hanno quella di Stefano Benassi motivo per cui sin dalle prime puntate di Grey sapete “inconsciamente” quanto sarà lunga, difficile e travagliata La storia d’amore del serial.

Ma, soprattutto

  • Paris Geller nella puntata di Grey che ho visto recentemente.

Breve premessa su Lisa Weil di cui ho già detto bene:

All’inizio doveva essere lei Rory Gilmore.

Poi le cose sono andate diversamente. Allora si è tinta i capelli ed è diventata Paris, il personaggio secondario che avrebbe dovuto solo presentare e “introdurre” la protagonista nelle prime puntate della serie. Ma Paris funzionava talmente bene che è diventata la nemesi di Rory e l’ha accompagnata fino all’università (settima serie).

Curiosità: Lisa Weil è sposata con un attore che è uno dei protagonisti di Private Practice, lo spin off di Grey’s Anatomy.

Ma torniamo a Grey

Nella puntata in questione Lisa è una malata terminale di cancro che diventa amica di Izzie, la bellissima specializzanda-modella con le allucinazioni (vede il fantasma del suo ex, morto in ospedale). Si scoprirà che non ha affatto allucinazioni ma metastasi in stadio avanzato su tutto il corpo. Metastasi mortali. Ancora non sappiamo se ce la farà a sopravvivere.

Insomma, sono entrambe malate terminali e Lisa sconsiglia a Izzie di farsi operare al cervello da Derek-Bei-Capelli-Sheperd perché, dice lei, la cura farmacologica che sta seguendo da qualche mese pare dia ottimi risultati.

E le confida tutta la sua nuova “filosofia” di vita: il suo carpe diem dell’ultimo stadio faticosamente raggiunto dopo una vita dedicata alla scuola, allo sport eccetera eccetera. Vediamo anche i suoi genitori.

Ed è proprio in questo momento che uno indica la TV e dice:

Quella non è Lisa Weil che fa un cameo, quella è proprio Paris, Paris Geller!

Paris “addolcita” dalla malattia, riconciliata con i genitori (mai visti nelle Gilmore) e con la vita.

Finalmente pacata.

Disillusa ma pacata.

Paris che aveva scelto medicina all’università e che magari sarebbe potuta diventare una delle specializzande insieme a Meredith, O’Malley e tutti gli altri.

Paris che non ce la farà perché la cura non era affatto efficace.

Addio Paris, peccato.

E speriamo che adesso, almeno Izzie decida di farsi operare.

Qui l'autore

diego altobelli

Ossessionato dai dualismi anima e corpo, reale e virtuale, ragione e volontà, obladì obladà. Quando non è distratto dalla vita aggiorna questo blog. Ogni tanto scrive sceneggiature e racconti.

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