Leggo sempre con piacere la newsletter di MaddMaths, il sito di divulgazione didattica di matematica applicata innanzi tutto perché è scritta veramente bene e poi perché è ricca di riflessioni originali e interessanti.
I matematici non sono matti
Ad esempio questo mese Roberto Natalini introduce il tutto raccontando come “stranezza”e “singolarità” (tutti eufemismi per intendere “matto”) non siano caratteristiche indispensabili per diventare dei matematici. Anzi, sostiene che, semmai,
La matematica, darwinianamente parlando, non punisce le persone con attitudini caratteriali singolari.
Si parla di Grigori Perelman, il matematico che dimostrò la congettura di Poincaré di cui avevo ascoltato l’affascinante storia qui.
E poi ci sono le notizie più propriamente divulgative
Segnalo “Gioca a Magic, ma con la matematica” ché se, almeno una volta vi è capitato di fare una partita a Magic con amici e fratelli apprezzerete sicuramente e magari capirete pure perché perdevate sempre (trattasi di vicenda strettamente autobiografica).
I due giovani matematici sono Irene Guaraldo e Paolo Ottaviani e il video è molto divertente:
Magic è un gioco di carte molto diffuso. Pochi sanno però che è stato inventato da un matematico e che, per vincere, le strategie matematiche possono tornare utili. Ce ne parla Irene Guaraldo, dottoranda presso il Dipartimento Memomat di Roma “La Sapienza”, in compagnia di Paolo Ottaviani, accanito giocatore di Magic. Continua la serie “Math Inside”, La matematica nella vita di tutti i giorni.
Per approfondire:
Leggi MaddMaths, il sito di divulgazione didattica di matematica applicata
