Presto finirà il mio ruolo di “ospite della settimana” sul blog di Grazia.
L’atmosfera, da quelle parti, è decisamente divertente e le ragazze della community non hanno certo timore di intervenire. Questo per dire che, insomma, mi sono divertito veramente molto. Grazie.
Per quanto riguarda il post di oggi, se siete curiosi di sapere chi ha veramente scritto l’Odissea (una donna, of course) e quale fu il tragitto che compì Ulisse, conoscerete una delle opere (e uno degli autori) più incredibili del secolo scorso:
Non fu Omero ma una donna siciliana
Lo dico subito: alla storia che l’Odissea non sia stata scritta da Omero ma da una poetessa siciliana io ci credo.
Non solo.
Credo anche al fatto che la poetessa si sia costruita un alter ego in Nausicaa, la bella fanciulla che raccoglie e veste Ulisse naufrago e lo porta dal padre Alcinoo, re dei Feaci, a cui Ulisse racconta quello che gli è accaduto da quando è finita la guerra di Troia (e ne ha di cose da raccontare…).
Credo che Ulisse non viaggiò per tutto il Mediterraneo ma intorno alle coste siciliane e che nei suoi fantastici viaggi incontrò esseri incredibili ma non così strani.
Rispondete senza pensare: quanti occhi aveva Polifemo il Ciclope? Ve lo chiedo perché leggendo L’autrice dell’Odissea di Samuel Butler vien fuori che questa storia del gigante con un occhio solo al centro della testa sia stata inventata di sana pianta.
Come riesce Samuel Butler a provare le sue argomentazioni?
PRIMO
Riassume il testo originale dell’Odissea e, da qui, già si capisce che pochissimi si son presi la briga di leggerla veramente l’Odissea me compreso (e quello sulla quantità di bulbi oculari di Polifemo è solo uno dei tanti errori di interpretazione).
SECONDO
Soggiorna in Sicilia ricostruendo usi, costumi e storia dell’isola e quando confronta i viaggi di Ulisse con le coste di Trapani – meraviglia – coincide tutto: dalla spiaggia di Nausicaa all’isola della Maga Circe.
Perché pochi hanno preso sul serio L’autrice dell’Odissea che è in giro da 113 anni?
Secondo me perché Butler era soprattutto un romanziere nonché un arguto scrittore di “satira sociale” (leggi Science Fiction) nonché un grandissimo “provocatore letterario”.
Vi basti pensare che in Shakespeare’s Sonnets Reconsidered (1899) sosteneva che invertendo l’ordine dei sonetti si poteva leggere la chiara storia di un amore omosessuale.
Perché, a questo punto, dovreste crederci voi all’autrice dell’Odissea?
Perché qualora non fosse “storicamente” tutto vero Butler resta un abile “raccontatore di storie”.
Sì, lo sappiamo tutti che gli adolescenti non volano e non fanno incantesimi con le bacchette ma, in fin dei conti, chi se ne frega: Harry Potter lo leggiamo lo stesso, ci piace, e “crediamo” a quanto scritto dalla Rowling. A patto che però sia ben raccontato. E poi, in tutta sincerità, cos’è più affascinante? La storia del cantore vecchio e cieco o quella della poetessa siciliana? Ecco i riferimenti bibliografici qualora vi fosse venuta voglia di leggerlo o regalarlo alla vostra vecchia insegnante di latino e greco:
L’ autrice dell’Odissea Samuel Butler, Edizioni Dell’Altana 1998.
That’s all