GIOVEDI 30 LUGLIO (SERA)
NONNA ANNA
Arriviamo da “Nonna Anna”, il B&B prenotatoci dalla gentile organizzatrice del festival.
Ci accompagna una ragazzina (il numero di volontari giovani che organizzano/gestiscono/lavorano al festival è sbalorditivo). I due gestori sono simpatici e cordiali. Nonna Anna è uno di quei posti dove ti senti subito a casa (qualsiasi cosa voglia dire). Anche se sono le 10 di sera e hai fatto un viaggio di 12 ore.
IL LAGO FILM FEST – LFF
Visto che Lago, in pratica, è una strada con, sulla sinistra qualche casa e, sulla destra, qualche casa (e il lago, of course) e tutto è meravigliosamente raggiungibile a piedi nell’arco di 1 minuto decidiamo di fare un giro e mangiare qualcosa.
Mentre ritiro i pass del festival (ancora non sono riuscito a conoscere la mia amica organizzatrice a cui ho telefonato 24 volte…) capisco subito un paio di cose:
- Che Revine in realtà si pronuncia Revìne con l’accento sulla ì.
- Che Quelli di Lago non vanno molto d’accordo con Quelli di Revìne (fenomeno comune per i paesi confinanti. Anche noi sonninesi amiamo dire che non andiamo d’accordo con Quelli di Priverno…).
- Che Quelli di Santa Maria (l’altra frazione di Revine) sono ininfluenti nella disputa di cui sopra.
- Che la rana del logo non è simbolica in quanto le rane ci sono davvero (ovvio: c’è il lago). E si sentono.
- Che “l’anno scorso c’erano molte più persone”.
- Che Lago è la frazione con la più alta concentrazione di vespette colorate (sono bellissime e sono tutte ferme davanti all’unico bar e, ora che ci penso, le ho sempre viste parcheggiate lì.)
NELLA PROSSIMA PUNTATA: COME FUNZIONA IL LFF…